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Comunicazione

NON parliamo di sostenibilità

La comunicazione delle Imprese è sempre più concentrata su una sola parola, sostenibilità; un vocabolo inflazionato che continua ad essere utilizzato in ogni pubblicità e che sta perdendo il suo valore!

Il pubblico oggi è sempre più bombardato e confuso da termini di cui non comprende bene il significato, la propaganda spinge sempre più su leve emozionali per vendere, quindi:

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Sostenibilità

Il Festival Tocatì è promotore dell’Agenda 2030

Il Festival più grande d’Italia – Tocatì – è un laboratorio di Incontri, Esperienze e Cultura. 

L’unicità del progetto di AGA – Associazione Giochi Antichi – è confermata dalla candidatura UNESCO nel Registro delle Buone pratiche per la salvaguardia del Patrimonio immateriale, e dalla certificazione della gestione sostenibile secondo lo standard ISO 20121, ottenuta nel 2015.

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Sostenibilità

Percorsi di sostenibilità: il Report di Quadrifoglio Group

La Quadrifoglio sistemi d’arredo SPA è un’azienda che da anni ha intrapreso un percorso di progressiva inclusione della sostenibilità nel proprio core business. Come spesso accade, molte aziende identificano l’inizio del proprio percorso di sostenibilità nel percorso compiuto per l’ottenimento delle certificazioni, così è anche per Quadrifoglio.

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Sostenibilità

Quando il ciclo di vita di un prodotto aiuta la sostenibilità del business

Parlare di ciclo di vita di un prodotto o LCA (Life Cycle Assessment), significa analizzare ed evidenziare gli impatti ambientali generati da quel prodotto lungo tutta la sua “vita”, dalla progettazione (complessiva o dei singoli componenti) allo smaltimento o possibile riciclo o riutilizzo.
In prima battuta significa, quindi, dare valore a quel prodotto non solo in riferimento al solo “semplice utilizzo”, ma anche alle conseguenze generate verso l’ambiente dalla sua produzione e dal suo fine vita. In un certo senso, quindi, significa aggiungere informazioni e responsabilità ai beni che consumiamo.

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Sostenibilità

La sostenibilità sociale nel microcosmo impresa

Cosa intendiamo con “sviluppo sostenibile?”

Secondo la definizione che è stata data dall’Unione Europea, in capo alla Rapporto Brutland, nel 1987, lo sviluppo sostenibile è tale in quanto “soddisfa le necessità del presente, senza compromettere la capacità delle prossime generazioni di fare lo stesso”. E, ancora, si legge: “Sostenibilità sociale significa intraprendere azioni utili per affermare i diritti economici, sociali, politici, culturali, equità di genere e di razze tra le persone che abitano le regioni interessate dall’azione di chi intende perseguire tali obiettivi. L’idea di sostenibilità sociale implica quindi il diritto di vivere in un contesto che possa esprimere le potenzialità di ogni individuo, la possibilità dei cittadini di agire nei processi decisionali”.

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Sostenibilità

Sostenibilità, da dove incominciare?

La sostenibilità è un concetto molto ampio, se ne sente molto parlare ma le metodologie da applicare al business non sono chiare a tutti, ci si può quindi trovare spiazzati nell’affrontare un percorso verso lo sviluppo sostenibile e non avere ben chiaro come iniziare e che strada intraprendere.

Fare” sostenibilità nelle imprese è certamente un buon proposito, ma per iniziare il percorso è importante disporre degli strumenti di supporto, se non si dispone delle informazioni e delle competenze per intraprendere un progetto di responsabilità, di qualsiasi dimensione sia l’impresa, ecco un modello utile per iniziare.

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Sostenibilità

Un festival all’insegna della sostenibilità

È stato tutto all’insegna della sostenibilità l’evento veronese “Festival Internazionale dei Giochi in strada”, giunto quest’anno alla sua 18° edizione sulla pittoresca piazza di Verona, tenutosi dal 17 al 20 settembre 2020. Per il quinto anno consecutivo ha ottenuto la certificazione del proprio sistema di gestione “sostenibile” secondo lo standard ISO20121 “Sustainable event management” su tre macrolivelli ambientale, sociale ed economico, con un occhio di riguardo per gli obiettivi di sviluppo sostenibile segnalati nell’Agenda 2030. Si riconferma l’unico evento certificato della città.

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Bilancio Sociale Sostenibilità

Percorsi di reporting, fra nuove tendenze e piccole grandi attenzioni

In questo periodo, in cui molte aziende si sono approcciate alle fatiche del reporting di sostenibilità, vi sono almeno quattro visioni, su questa pratica, che si stanno diffondendo sia nelle aziende che sono soggette alla dichiarazione di carattere non finanziario, normata nel nostro ordinamento dal d.lgs. 254/2016, che nelle aziende che intraprendono questo percorso in modo del tutto volontario.

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Bilancio Sociale Sostenibilità

Anche i numeri possono catturare l’attenzione

Il ruolo di Forest Hand all’interno di TW36 è  quello di comunicare agli Stakeholder i contenuti del Report di Sostenibilità, attivandosi nell’ultima fase del percorso che porta alla sua realizzazione e che vede coinvolti nelle loro specificità i cinque Partner del Team.

L’approccio condiviso in TW36 è di andare oltre la semplice diffusione dei dati e dei numeri contenuti nel Report di Sostenibilità: intendiamo infatti valorizzarlo rendendolo un nuovo, importante strumento per la Brand Experience, che si inserisca nei piani di comunicazione dell’azienda che lo realizza. In questa maniera si dimostra, “numeri alla mano”,  l’impegno che essa dedica al raggiungimento degli obiettivi, dando concretezza e sostegno ai valori fondanti del Brand, dentro e fuori l’azienda.

Ci siamo quindi chiesti: “I numeri possono catturare l’attenzione?”


Leggi anche: Sostenibilità: da dove incominciare


Il caso Assiteca

In occasione dell’ultimo Report di Sostenibilità realizzato per il Gruppo Assiteca, abbiamo mosso i primi passi in questa direzione, partendo dalla considerazione che numeri, grafici e tabelle non sono il massimo per un creativo che deve rappresentarli, né godono di grande attrattiva nel lettore non tecnico che li deve consultare.

Nella prima fase ci siamo focalizzati sul restyling dell’immagine di copertina, che da 3 edizioni veniva aggiornata solo cromaticamente, e sulla creazione di una iconografia ad hoc per la rappresentazione dei dati. Il risultato è stato un’impaginazione esteticamente piacevole e di facile consultazione.

Per il lancio della pubblicazione è stato creato un video teaser che creasse curiosità e desse il segnale di un passo in avanti rispetto alle dinamiche standardizzate del passato. Il teaser invitava infine a consultare il sito web di Assiteca dove era stata embeddata una landing page specifica per il Report.

La struttura della landing page

La prima parte della landing page introduce il documento, parla dell’impegno del Gruppo Assiteca in materia di Sostenibilità e permette fin da subito all’utente di consultare il report online o di scaricarlo tramite download diretto.

Proseguendo nella navigazione, si trovano 4 animazioni che rappresentano in forma grafica i punti chiave del gruppo e gli highlight economici, sociali ed ambientali. Questa soluzione ha permesso di rendere più attrattivi numeri così importanti.

Uno slider, tante schede

Uno slider ha permesso di facilitare ulteriormente la lettura del report. I 5 tab dello slider contengono diverse schede con gli highlight delle singole sezioni: Economics, Stakeholder, Materiality, Environment, Social. Cliccando il bottone “approfondisci” posto sotto ogni blocco si atterra direttamente nella versione online della prima pagina di quella sezione.

A chiusura della landing page vi sono riportati gli obiettivi per il biennio successivo.

Contestualmente sono stati attivati gli strumenti per il monitoraggio dell’utilizzo della landing page e delle aree consultate. È stata inoltre misurata l’interazione con l’attività di email marketing, ottenendo dati analitici sugli argomenti più cliccati, profilati per tipo di stakeholder.

In conclusione: sì, anche i numeri possono catturare l’attenzione!

Trovate il link alle Landing Page del Report di Sostenibilità Gruppo Assiteca nella sezione CASE HISTORY sul nostro sito.

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Sostenibilità

La sostenibile leggerezza dell’economia

“Le gravi catastrofi naturali reclamano un cambio di mentalità
che obbliga ad abbandonare la logica del puro consumismo e
a promuovere il rispetto della creazione”
Albert Einstein

Nell’era post-Covid siamo tutti in attesa di una svolta, una ripartenza che possa ricollocare il lavoro al centro dell’agenda di “cose urgenti da fare”: non c’è più nulla di scontato. E non c’è più nulla di così assodato al punto da “dormire sogni tranquilli”.